Abbassare il colesterolo cattivo e farlo nel modo più efficace possibile, questa la promessa di sempre più integratori e presidi disponibili sul mercato oggi. Se alcuni riescono a mantenere quanto propongono, perché frutto della ricerca e della più avanzata tecnologia farmaceutica, “attaccando” il colesterolo cattivo su più fronti – ovvero assorbimento, sintesi e ossidazione – non tutti possono vantare stessa sicurezza ed efficacia. O almeno talvolta sono soggetti a dubbi e osservazione da parte del mondo scientifico stesso. E’ il caso della berberina.

La berberina è un composto di origine vegetale contenuta in molti integratori fitoterapici utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Nonostante l’ampio utilizzo, uno studio del 2008, pubblicato sulla rivista americana Journal of Molecular and Cellular Cardiology, ha però messo in luce un potenziale effetto protrombotico e proaterogeno della berberina.

In Italia, il Ministero della Salute non ha assunto alcun provvedimento, sulla base dei dati, ma per precauzione ha stabilito il divieto dell’utilizzo dell’intera pianta in integratori vegetali e autorizzato solo quello della berberina pura entro dosaggi precisi. Ha inoltre sottolineato che “le imprese devono farsi carico di valutare adeguatamente il livello di sicurezza di integratori alimentari contenenti berberina in associazione con altre sostanze sinergiche per lo stesso effetto fisiologico prima della loro notifica e immissione in commercio.”

Quanto rilevato solleva una questione ben più ampia: la sicurezza degli integratori fitoterapici a base di sostanze naturali che vengono immessi in commercio senza seguire un iter rigoroso – come avviene per i farmaci allopatici – che ne dimostri in maniera ripetibile l’efficacia e ne garantisca la sicurezza.

Le sostanze naturali, sono pur sempre sostanze chimiche che estratte ed isolate danno luogo ad effetti farmacologici e tossicologici differenti ed imprevedibili.

Di cosa si tratta

La berberina è un alcaloide naturale che si trova in diverse piante della famiglia delle Berberidaceae, come la Berberis aristata, e in altre specie vegetali, quali Coptis chinensis, Hydrastis canadensis (idrasta).
Caratterizzata da sapore amaro e da un colore giallo intenso era utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese per le sue spiccate proprietà antibatteriche contro la diarrea. Negli ultimi anni è stata oggetto di numerosi studi anche in occidente per dimostrare le sue molteplici attività.

Gli studi

Holy EW1, Akhmedov A, Lüscher TF, Tanner FC
Berberine, a natural lipid-lowering drug, exerts prothrombotic effects on vascular cells
J Mol Cell Cardiol. 2009 Feb;Epub 2008 Oct 30
Kong W1, Wei J, Abidi P, Lin M, Inaba S, Li C, Wang Y, Wang Z, Si S, Pan H, Wang S, Wu J, Wang Y, Li Z, Liu J, Jiang JD
Berberine is a novel cholesterol-lowering drug working through a unique mechanism distinct from statins
Nat Med. 2004 Dec;10(12):1344-51. Epub 2004 Nov 7