Lo stile di vita e una corretta alimentazione, basata sui dettami della dieta mediterranea, rappresenta il caposaldo della terapia della dislipidemia diabetica, insieme all’esercizio fisico.
Naturalmente noi abbiamo dei farmaci di riferimento, e in particolare gli inibitori della biosintesi del colesterolo, cioè le statine. Purtroppo le statine sono molto efficaci nell’abbassare l’LDL, però non riescono in tutti i pazienti a ridurre in maniera significativa e corretta anche i livelli di trigliceridi, oppure a far elevare i livelli di colesterolo HDL. Quindi in questi casi, dopo aver somministrato la statina nel dosaggio corretto, in presenza di una normale tollerabilità dello stesso farmaco, perché alcuni pazienti, purtroppo, sviluppano anche intolleranza muscolare al farmaco, allora noi ci preoccupiamo di fare andare a target anche gli altri parametri lipidici.
Come farlo? Si possono aggiungere altri farmaci come i fibrati, ma solitamente si possono usare sia degli estratti botanici come la berberina, che è attiva sia sull’LDL, sia sulla glicemia, sia sui lipidi, ma negli ultimi tempi, lo sviluppo di formulazioni di grado farmaceutico di Omega-3, con un livello standardizzato di acidi grassi e polinsaturi all’interno della formulazione, permette di avere una riproducibilità degli effetti farmaceutici e farmacologici, e l’ottenimento del target lipidico più completo, nella quasi totalità dei pazienti a cui vengono somministrate.
Quindi il concetto è questo: nel paziente diabetico l’uso del farmaco è spesso necessario però non è sufficiente, e allora, a quel punto, va affiancato all’utilizzo di preparazioni che siano sia di tipo botanico, ma anche di grado farmaceutico, a base di Omega-3, che abbiano un elevato livello di standardizzazione.