Caratteristicamente, se andiamo a esaminare le carte del rischio cardiovascolare, il colesterolo LDL e il colesterolo totale, sono storicamente considerati classici fattori di rischio che condizionano lo sviluppo di malattia coronarica o di malattia cerebrovascolare. Quindi sarà il colesterolo LDL e quello totale che andranno a guidare la nostra azione terapeutica: in un paziente diabetico infatti, per prima cosa, le linee guida impongono di abbassare il colesterolo LDL.
Poi vedremo che sarà importante anche abbassare il colesterolo non LDL, però come primo input, noi diabetologi, abbiamo fondamentalmente quello di ridurre, attraverso una terapia statinica, il colesterolo LDL. Certamente è questo che condiziona, insieme alla pressione arteriosa, la presenza di fumo e all’età, l’insorgenza di eventi cardiovascolari futuri nel singolo paziente.

Ultimo aggiornamento 26/05/2016