Il pilastro della terapia delle dislipidemie, certamente è una corretta alimentazione, basata sui dettami della dieta mediterranea. Questo rappresenta una “conditio sine qua non”, cioè deve essere veramente la base di ogni trattamento, sia nei soggetti a basso rischio, sia nei soggetti a medio rischio, sia in quelli ad alto rischio, come per esempio i pazienti con diabete mellito di tipo 2, di tipo 1 o ipercolesterolemia familiare.
Detto questo però, la dieta, che è uno strumento fondamentale, irrinunciabile, può non essere sufficiente in alcune classi di pazienti: soprattutto i pazienti che presentano dislipidemia severa, soprattutto su sfondo genetico-familiare. Ebbene, in questi pazienti dovremo spesso affiancare un trattamento farmacologico per cercare di raggiungere quel target lipidico prefissato: ovvero un certo livello di soglia di colesterolo LDL, di colesterolo non LDL, di trigliceridi e di HDL. Questi valori prefissati, sono individuali e sono specifici in dipendenza del livello di rischio cardiovascolare che quel paziente presenterà.
Ultimo aggiornamento 26/05/2016